Il glutine chi è?

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Salve a tutti…vi voglio parlare del glutine nel mio primo articolo..così ci conosciamo subito meglio..si fa per dire..forse conosciamo così meglio il nostro intestino.

Perchè si sono sviluppate tutte queste intolleranze al glutine? Chi non ha nessun disturbo di certo crederà che sia una sorta di moda…che rende coloro che si vantano di soffrirne, più interessanti…purtroppo non è così e probabilmente aumenteranno sempre di più le persone che avvertiranno disturbi da intolleranza al glutine o addirittura celiachia. Ma cosa e’ il glutine e soprattutto dove si trova?

“…la forma primordiale di grano – prima selvatico e poi coltivato – era il piccolo farro, il progenitore di tutti i grani a venire. Il piccolo farro ha il codice genetico più semplice fra tutti i tipi di grano, con solo 14 cromosomi. ….la differenza tra il grano dei natufiani e quello che nel ventunesimo secolo chiamiamo grano, sono visibili a occhio nudo. Il piccolo farro e il farro medio delle origini avevano una sorta di rivestimento, tramite il quale il seme era saldamente attaccato allo stelo. I grani moderni sono invece “nudi” e il chicco e’ attaccato direttamente allo stelo, una caratteristica ottenuta grazie alle mutazioni dei geni per facilitare la trebbiatura. Ci sono altre evidenze: il grano odierno e’ molto più basso appena 30-40 cm…”Modificazioni genetiche fatte dall’ uomo per aumentare la produzione…..per aumentare la produzione impiegavano molta quantità di azoto e questo faceva si che la pianta crescesse molto velocemente in altezza ma questo la rendeva pesante e lo stelo si piegava e la pianta moriva. Come fare per avere capra e cavolo? Fu il genetista Norman Borlaug a sviluppare il grano nano che manteneva una posizione eretta riuscendo a sostenere il peso della grossa spiga. 50 anni di mutazioni genetiche.

Ma qualcuno si chiese che impatto avrebbe avuto sulla salute dell’uomo queste nuove varietà di grano così pesantemente modificate geneticamente? La produttività in larga scala  vale la perdita o la modificazione delle sostanze nutritive?

…ci e’ voluta l’ ingegneria genetica molti anni dopo per affermare che sono necessari dei controlli di sicurezza……e fu istituita assieme alla FAO la Codex alimentari del 2003 per stabilire quali nuovi alimenti geneticamente modificati debbano essere sottoposti a controlli di sicurezza.

Dice W.Davis “dal momento che quando si facevano gli esperimenti di ibridazione non si era tenuti a fare test di sicurezza e’ impossibile capire dove e come i singoli ibridi potrebbero aver amplificato gli effetti nocivi del grano”.

Il grano di oggi e’ composto per lo più da carboidrati e solo per il 10-15% da proteine, l’80% delle quali e’ rappresentato da glutine. I glutini sono le proteine grazie alle quali il grano immagazzina carbonio e azoto per far germogliare i semi e dar vita a nuove piante. Le proteine del glutine prodotte dal piccolo farro sono differenti da quelle del farro medio che a loro volta sono differenti dal triticum aestivum. Quest’ ultimo e’ stato modificato geneticamente per fornire alla farina di grano proprietà plastiche ed estetiche che la rendono perfetta agli usi alimentari. Sta in questa specifica modificazione la responsabilità della celiachia. ”

Il nostro intestino e’ preparato a livello enzimatico a digerire queste proteine modificate geneticamente?

Tutte queste cose che vi ho scritto le ho lette in un bellissimo libro che ho preso davvero per caso perché ha una copertina che non mi attirava per niente e svia secondo me il reale contenuto del libro…ma che probabilmente non sarebbe arrivato al grande pubblico se in copertina ci fosse stato un chicco e su scritto “studi e ricerche sul grano nano”. L’ ho letto velocemente perché è facile da leggere pur arricchito di molti contenuti e una bibliografia di tutto rispetto.

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