Offerta alla Sposa – Storia di un raccoglitore di erbe officinali n.5

Colline di Brisighella- Romagna

 

 

Qui nei calanchi di Monte Mauro vicino alla nota e caratteristica cittadina Brisighella il Biancospino cresce spontaneo.

In alcune zone devono ancora sbocciare i fiori,in altre la pianta si offre ricca e generosa.

Il giorno prima lui, lo Sposo, è andato a controllare i luoghi del raccolto del mattino successivo, deve trovarne molto, piu di 100 kg questa volta.

Arriva nel luogo prescelto e le sue parole sono  “quando l’aria è pregna di questo odore,è tempo di raccolta”.

Si l’odore è unico e indescrivibile, sa di abbondanza, sa di pieno, sa anche di melo ma forse questa e’ una memoria mia che vi porta fuori starda.

Sveglia molto presto, prima del canto del gallo per essere nel luogo del raccolto per le 6 al massimo.

 

 

 

Raccogliere quando il sole ancora dorme ti garantisce una minore fatica e le api ancora non arrivano a mangiare il nettare dei fiori di Biancospino rendendoti la raccolta più attenta per non essere di disturbo a queste preziose creature.

 

 

Raccogliere nei calanchi  è un arte, l’arte dell’equilibrio !

Ogni passo che fai in salita o in discesa è una roulette della fortuna per gli inesperti , un buon lavoro di gambe invece per coloro che le conoscono bene queste terre butterate.

I calanchi sono terre impervie con crepe e buche .

La raccolta va fatta nel pieno rispetto della Sposa .

Si raccolgono fiori e foglie facendo scorrere la mano ben stretta al ramo e protetta da guanti , lungo il ramo scelto. I rami spogliati vanno tagliati dalla pianta per permettere alla stessa di “ributtare” cosa che non accadrebbe se li si lasciano spogli attaccati.

 

 

I rami poi vanno scelti, non si può spogliare l’intera pianta ,solo una piccola parte dei rami e poi si passa a un’altra pianta. L’armonia della pianta non va messa a dura prova ma conservata assolutamente, solo cosi  il prossimo anno lei ti ripagherà delle attenzioni offrendosi nuovamente.  .

Lo sposo ogni tanto getta a terra qualcosa, da lontano non si vede ma poi capisco, sono fiori di Biancospino; allora chiedo curiosa perchè di questo spreco.

Non è spreco risponde lui :“ Riconsegno alla natura una parte del raccolto , il mio modo per esprimerle gratitudine e rispetto: un offerta alla Sposa, Madre Terra”.

 

 

La raccolta prosegue in religioso silenzio. Su e giu per i calanchi prima con il sacco vuoto e poi con il sacco pieno e 10 kg alla volta il raccolto prosegue.

In tarda mattina il raccolto è pronto per essere trasportato nel laboratorio artigianale che lo lavorerà per ottenere dopo un debito tempo di macerazione le soluzioni idroalcoliche di Biancospino che molti di voi utilizzate.

 

  Alla prossima raccolta, buona primavera a tutti. Silvia

 

 

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